Laparoscopia
LAPAROSCOPIA
La laparoscopia è una tecnica chirurgica che, a differenza della chirurgia tradizionale che comporta l’apertura dell’addome attraverso una ampia incisione chirurgica, consente di operare, utilizzando strumentazione appositamente predisposta, attraverso alcune piccole incisioni di meno di 1 cm ognuna. Per questo motivo la laparoscopia è da considerare una tecnica chirurgica meno invasiva della chirurgia addominale.
Si esegue quindi una prima incisione in prossimità dell’ombelico, attraverso la quale con un ago particolare si introduce del gas (anidride carbonica) per poter distendere la cavità addominale; ciò è utile per avere una adeguata visione e un sufficiente spazio per eseguire i veri e propri atti chirurgici nell’ addome. Attraverso la stessa incisione si introduce il laparoscopio, un particolare strumento ottico, collegato ad una fonte luminosa e ad un sistema video (telecamera + monitor + videoregistratore), attraverso il quale si esamina l’interno di tutta la cavità addominale e pelvica, con una visione diretta di tutti gli organi. Quindi si eseguono solitamente altre due o tre piccole incisioni della parete addominale praticate normalmente in sede sovra-pubica, attraverso le quali si introducono gli strumenti chirurgici veri e propri (pinze, forbici, aghi, elettrobisturi, aspiratore, ecc.), in modo da operare sotto il controllo visivo fornito dal sistema video precedentemente descritto . Attraverso la vagina talvolta si introduce nell’utero uno strumento (manipolatore) che serve per poter muovere l’utero secondo necessità nel corso dell’intervento. Terminato l’intervento, si estrae la strumentazione favorendo attraverso le incisioni addominali la fuoriuscita del gas precedentemente introdotto, e quindi si suturano le piccole incisioni chirurgiche. Solitamente la paziente viene dimessa 1-2 giorni dopo l’intervento.
La laparoscopia offre numerosi vantaggi:
- Miglior risultato estetico
- Minore dolore post-operatorio
- Ospedalizzazione più breve ( in media 2-3 giorni)
- Più rapido ritorno alla vita quotidiana
- Minor uso di farmaci
- Minore incidenza di aderenze
- Migliore preservazione della fertilità
Un notevole vantaggio per il chirurgo è poi rappresentato dal fatto che l’immagine del sito dell’intervento è notevolmente ingrandita (fino a 20 volte) permettendo di vedere l’anatomia interna, ad addome chiuso, con una maggiore chiarezza rispetto a qualsiasi incisione tradizionale. Ciò è particolarmente utile specie negli interventi di endometriosi che per definizione è una malattia microscopica e negli interventi radicali oncologici.
La laparoscopia può avere finalità diagnostica o operativa. Come procedura diagnostica, la laparoscopia permette al medico di guardare all’interno dell’addome, di osservare gli organi riproduttivi, di determinare le cause di dolore addomino-pelvico e di stabilire le terapie adeguate.
Attualmente con la laparoscopia operativa si possono eseguire praticamente quasi tutti gli interventi, con veramente poche eccezioni. Da 15 anni si eseguono routinariamente, oltre che i classici interventi sugli annessi, miomectomie, isterectomie, eradicazione di endometriosi, interventi per alcuni tipi di tumore. Da qualche anno sono trattati prevalentemente per via laparoscopica e con conservazione dell’utero anche i prolassi utero vaginali. L’unico limite importante alla tecnica laparoscopica rimane la controindicazione medica o chirurgica a tale procedura che va eseguita sempre , a parte la tecnica Gassles, in anestesia generale.
La laparoscopia è in Ginecologia la tecnica di elezione nelle seguenti patologie:
- Infertilità
- Patologia annessiale
- Patologia uterina
- Endometriosi
- Patologia oncologica
- Alterazioni della statica pelvica